La gravidanza è un periodo molto particolare che causa diversi cambiamenti, non solamente fisici. È una condizione che, fisiologicamente, può essere associata a numerosi disturbi.

Facciamo quindi una panoramica su quelli che sono i principali disturbi in gravidanza, ricordando come ciascuno di essi può variare da donna a donna sia in intensità e durata che nelle tempistiche con cui si manifesta.

Disturbi frequenti durante il periodo di gestazione

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Fonte: iStock

È bene chiarire fin da subito che quasi ogni componente del corpo e della psiche femminile è sottoposto a cambiamenti durante l’intero periodo della gestazione.

Comunemente si distingue la gravidanza a termine in tre trimestri, indicando il primo e il terzo come quelli più delicati. Questo perché si tratta dei periodi con le principali novità: da una parte l’impianto dell’embrione, la formazione della placenta e l’inizio della gestazione, che rappresenta una novità significativa per l’organismo; dall’altra un organismo sovraccaricato da diversi mesi che si prepara al parto e alla nascita del bambino.

I disturbi sono frequenti durante il periodo della gestazione, ma è doveroso non sottovalutarli o darli per normali. Sebbene alcuni di essi siano fisiologici, rappresentano un’importante fonte di stress e condizionamento quotidiano che non va subito o vissuto passivamente ma, con soluzioni adeguate, contrastato per trovare sollievo.

Inoltre, i disturbi non sono tutti uguali e, come riportato dal Manuale MSD, ce ne sono alcuni che sono sempre motivo di preoccupazione e per questo se si manifestano è indispensabile ricorrere al consulto di un medico.

Tra questi ricordiamo

  • il mal di testa, la nausea e il vomito persistenti;
  • lo stordimento;
  • i fastidi agli occhi;
  • dolore o crampi all’addome inferiore;
  • il sanguinamento vaginale;
  • le perdite di liquido amniotico;
  • gonfiore di mani o piedi;
  • ridotta produzione di urine;
  • qualsiasi malattia o infezione;
  • tremolii alle mani o ai piedi;
  • crisi convulsive;
  • battito cardiaco accelerato;
  • diminuzione dei movimenti fetali.

Disturbi tipici del primo trimestre di gravidanza

1. Nausea e vomito

Questo è uno dei principali disturbi che generalmente si manifesta durante il primo trimestre di gestazione tanto da essere in alcuni casi considerato come uno dei primi sintomi della gravidanza. La nausea e il vomito, come ricordato dall’Istituto Superiore di Sanità, seppur fastidiosi non sono associati a eventi avversi e spesso si risolvono da soli entro la ventesima settimana di gestazione.

Solitamente la nausea è maggiore di mattina all’inizio della giornata, e il consiglio è quello di frammentare i pasti, riducendone la quantità e distribuendola nel corso della giornata, prestando grande attenzione a bere tanta acqua (a piccoli sorsi) per scongiurare il rischio di disidratazione.

2. Affaticamento

Un’altra costante dell’inizio della gravidanza, ma che può persistere per tutto il periodo della gestazione, è la sensazione di affaticamento. Generalmente è maggiore nelle prime 12 settimane e tende a ripresentarsi nel periodo finale della gravidanza e in questi periodi la donna necessita di riposare di più. Il consiglio è quello di organizzare la propria quotidianità (laddove possibile) tenendo conto di questa realtà in modo da riuscire a rilassarsi e riposare.

3. Cambiamenti al seno

Già dalle primissime settimane di gravidanza, per effetto dei cambiamenti ormonali, si assiste a un cambiamento del seno. Si sperimenta una maggiore durezza, tensione e sensibilità, e con il passare delle settimane spesso si va incontro anche a un aumento delle dimensioni, per effetto dell’attività delle ghiandole che si occupano della produzione di latte.

4. Aumento della pressione cardiaca

Con la gravidanza, il cuore della donna aumenta le sue attività per fornire una maggiore quantità di sangue all’utero. Questa condizione provoca un generale aumento della pressione cardiaca (che aumenta fino al 50%), che tende a ridursi leggermente intorno alla trentesima settimana.

È quindi comune avere mal di testa, sensazioni di vertigini e anche svenimenti veri e propri. L’indicazione è quella di riposare tenendo le gambe sollevate, sdraiarsi sul fianco sinistro e indossare calze elastiche di sostegno per evitare il gonfiore alle gambe e la comparsa delle vene varicose.

5. Maggiore necessità di andare in bagno

L’aumento del numero delle volte in cui si va in bagno per urinare è motivato dalla maggiore attività dei reni e dalla pressione che l’utero, sempre più alta di settimana in settimana, va a esercitare sulla vescica. Questa riduce quindi le sue dimensioni riempiendosi più velocemente e portando la donna a dover andare in bagno più frequentemente.

6. Cambiamenti d’umore

Le numerose e complesse modificazioni causate dagli ormoni possono influenzare anche l’emotività, l’umore e la capacità di concentrazione. È quindi comune provare sentimenti di stanchezza, scoraggiamento e paura alternati a gioia, entusiasmo e serenità.

Molto dipende anche dall’intensità dei sintomi e da quanto influiscono sulla propria vita quotidiana (anche e soprattutto quella professionale). Sebbene normali non vanno mai sottovalutati né ridicolizzati, in quanto rappresentano una forte fonte di stress e un potenziale rischio per la salute e la serenità della donna.

Disturbi tipici del secondo trimestre di gravidanza

7. Mal di schiena

I dolori, specialmente nella zona lombare e sacrale, sono tra i comuni disturbi del secondo trimestre di gravidanza. In questo periodo si assiste all’aumento del peso per effetto della crescita del feto che inizia a modificare l’anatomia, la postura e l’equilibrio del corpo femminile. È utile utilizzare dei supporti per sorreggere la schiena e possibilmente effettuare dell’attività fisica che aiuta a ridurre i fastidi e a sperimentare un ottimo stato di forma psicofisica generale.

8. Affanno

Ancor più dell’affaticamento tipico del primo trimestre durante i mesi successivi si sperimenta un importante senso di affanno. Questo è dovuto all’attività del progesterone, ma anche dalla ridotta mobilità dei polmoni per effetto della crescita dell’utero e per le difficoltà motorie dovute ai cambiamenti posturali. Diventa più difficile fare anche gli sforzi quotidiani e svolgere le attività abitudinarie.

9. Stitichezza

Se da una parte vi è un maggiore bisogno di correre in bagno per urinare, durante il secondo trimestre si può sperimentare una maggiore stitichezza. È uno dei disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale condizionato dall’aumento dei livelli di progesterone che, rilassando le pareti intestinali, condiziona la fuoriuscita delle feci. Il problema non è di poco conto se, oltretutto, si considera come si possa andare incontro alle emorroidi. Il consiglio è quello di bere molta acqua, orientarsi verso una dieta a base di fibre (come frutta e verdura) e fare possibilmente attività fisica.

10. Perdite vaginali

Durante la gravidanza si possono sperimentare perdite vaginali che, come nel caso della leucorrea gravidica, sono normali perché associate ai cambiamenti del microbiota materno. Spesso si può presentare anche prurito intimo ed è importante non sottovalutarlo perché, oltre a essere fastidioso, potrebbe essere il sintomo di un’infezione delle vie urinarie.

11. Cambiamenti cutanei

Anche la pelle è oggetto dei disturbi tipici della gravidanza. Durante il secondo trimestre, solitamente tra il quinto e il sesto mese, le donne sperimentano la formazione della cosiddetta linea alba, una linea scura che corre lungo la linea mediana dell’addome (e che scompare dopo il parto). Si assiste anche a un cambiamento della pigmentazione dell’areola del seno e alla comparsa del melasma, una pigmentazione a chiazze sulla fronte e sulle guance, conosciuta anche come cloasma.

12. Stress

Durante tutto il periodo della gravidanza, ma soprattutto con il progredire della stessa e l’avvicinarsi verso la sua conclusione, si possono vivere significativi stati stressanti. Essi possono avere diverse cause che vanno dalla paura dei cambiamenti legati all’arrivo di un figlio alle tensioni per eventuali complicazioni della gravidanza, passando per le comuni pressioni sociali, senza sottovalutare le preoccupazioni per le conseguenze sociali, emotive ed economiche di un cambiamento così profondo com’è quello di diventare genitori.

Si tratta di una realtà diffusa che può evolvere in significativi fenomeni depressivi, una realtà che riguarda circa l’8-10% delle donne in gravidanza e circa il 13% delle madri nell’anno successivo al parto (fonte: Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA).

Disturbi tipici del terzo trimestre di gravidanza

13. Perdite dal seno

Durante le ultime settimane si può andare incontro a delle perdite mammarie. È il colostro, un liquido giallastro o lattaginoso che rappresenta il primo nutrimento per il bambino che viene allattato al seno, in attesa dello sviluppo del latte vero e proprio.

14. Insonnia

I disturbi del sonno sono comuni durante tutta la gravidanza ma nel terzo trimestre possono essere maggiori sia per l’aggravarsi di tutti gli altri disturbi che per l’avvicinarsi del parto. Si può rivelare utile lo svolgimento di particolari esercizi fisici che aiutano a scaricare le tensioni, utilizzare appositi cuscini per supportare la schiena e offrire sollievo quando si è distese a letto.

15. Dolore alle articolazioni

La crescita dell’utero, i cambiamenti della postura e il complesso di disturbi che hanno caratterizzato i mesi precedenti portano a percepire dolori e fastidi a carico delle articolazioni. Anche per questo diventa sempre più difficile muoversi e svolgere anche le più semplici attività. L’esercizio fisico può aiutare a ridurre il disagio e a migliorare l’elasticità articolare.

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